L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna di recente ha portato alla ribalta il tema del dissesto idrogeologico in Italia. Il territorio italiano, con le sue caratteristiche morfologiche, geologiche e meteo-climatiche, è naturalmente esposto ai rischi di frane, alluvioni ed erosione costiera. Tuttavia, la situazione si aggrava a causa dell’antropizzazione e dell’aumento delle aree urbane, che rendono sempre più persone e manufatti soggetti a pericolosità idrogeologiche. È quindi fondamentale affrontare questa sfida con conoscenza, gestione del territorio e una pianificazione integrata.
La situazione in Emilia Romagna:
Secondo il rapporto dell’ISPRA del 2021, il 93,9% dei comuni italiani è a rischio per frane, alluvioni ed erosione costiera. In particolare, l’Emilia Romagna presenta una percentuale di territorio potenzialmente allagabile superiore alla media nazionale. In caso di pericolosità elevata, l’11,6% del territorio regionale può essere interessato da allagamenti, mentre tale cifra raggiunge il 45,6% in caso di pericolosità media.
Le parole chiave per la difesa del territorio:
Per affrontare i rischi idrogeologici, sono fondamentali la conoscenza del territorio e dei fenomeni che lo caratterizzano, la gestione e cura del territorio attraverso una pianificazione integrata. A livello nazionale, sono stati adottati i Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) e i Piani di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA) in conformità alla Direttiva Alluvioni dell’Unione Europea. Questi strumenti forniscono una base legislativa per affrontare i rischi idrogeologici, ma è necessario implementarli efficacemente.
La cultura della cura nella gestione del territorio:
Nell’affrontare i rischi idrogeologici, è essenziale sviluppare una cultura della cura, che ci spinga a scegliere un modello di sviluppo sostenibile. Non si tratta di bloccare il progresso dell’umanità, ma di adottare pratiche che tengano conto dell’impatto delle attività umane sui processi naturali, compresa la variazione della temperatura globale. La gestione del territorio, la produzione di beni, l’uso delle risorse e l’energia devono essere guidate dalla consapevolezza di preservare l’ambiente e il territorio per le generazioni future.
Il ripristino ambientale:
Oltre alle tradizionali misure di difesa, è importante adottare approcci di ripristino ambientale. Questo implica il ripristino dell’integrità e della funzionalità originaria di un sito dopo la costruzione di manufatti e strutture che ne hanno modificato l’assetto naturale. La delocalizzazione, la manutenzione del territorio, le pratiche sostenibili di uso del suolo e le sistemazioni idraulico-forestali sono solo alcune delle misure che possono essere adottate.
Il ruolo del riscaldamento globale:
I cambiamenti climatici sono responsabili dell’aumento dei fenomeni meteorologici estremi in tutto il mondo. Le emissioni di gas serra, derivanti dall’utilizzo dei combustibili fossili, contribuiscono agli sconvolgimenti climatici attuali. È necessario agire immediatamente per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e la dipendenza dai combustibili fossili. Le azioni a livello governativo e le scelte di stile di vita sostenibili dei singoli cittadini giocano un ruolo fondamentale nel mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Il dissesto idrogeologico in Italia richiede una risposta globale che si basi sulla conoscenza, la gestione del territorio e una pianificazione integrata. La cultura della cura e la consapevolezza dell’importanza di preservare l’ambiente per le generazioni future sono fondamentali. È necessario adottare misure di difesa e di ripristino ambientale, nonché ridurre le emissioni di CO2 e promuovere stili di vita sostenibili. Solo attraverso un’impostazione olistica e un impegno collettivo possiamo salvaguardare la casa che abitiamo tutti.