La bonifica e lo smantellamento dell’amianto

Per lo smaltimento e la bonifica dell'amianto è obbligatoria la sua bonifica, seguendo però modalità e accorgimenti che impediscano l’aumentare dei rischi per le persone. La bonifica dell’amianto può essere effettuata tramite la rimozione, l’incapsulamento e il confinamento.

L’amianto (anche conosciuto come cemento-amianto o Eternit) è un materiale usato nell’edilizia fino al 1992, sia come additivo al cemento o alle vernici, sia per la realizzazione di grondaie, tubi, piastrelle sia come rivestimento per tetti e pareti. Il suo utilizzo è stato vietato per legge dopo la scoperta che le polveri contenenti fibre d’amianto, se inalate, possono causare malattie come asbestosi, tumori alla pleura e carcinomi polmonari.

Per questo motivo oggi è obbligatoria la sua bonifica, seguendo però modalità e accorgimenti che impediscano l’aumentare dei rischi per le persone. La bonifica dell’amianto può essere effettuata tramite la rimozione, l’incapsulamento e il confinamento. Tuttavia, solo la rimozione completa permette di eliminare del tutto il rischio di esposizione, ma si tratta anche della soluzione più rischiosa per gli operatori che non seguono le corrette precauzioni, nonché il più costoso.

Dal sopralluogo allo smaltimento in discarica

Per questo è necessario affidarsi unicamente a ditte come la ECOM Servizi Ambientali, specializzate per gli interventi di bonifica e di smantellamento dell’amianto. I professionisti di questo settore, infatti, prima di tutto verificano tramite sopralluogo la presenza dell’amianto nelle coperture di un edificio, poi si occupano di definire, preparare e inviare le documentazioni per ottenere le autorizzazioni necessarie all’ASL (almeno un mese prima dell’inizio dei lavori).

In seguito, la ditta si occupa di incapsulare il materiale coprendolo con prodotti specifici, bonificare le superfici circostanti dove poggiava il prodotto in amianto e infine rimuoverlo, smaltendolo in discarica rispettando le norme attualmente in vigore, nel massimo rispetto della sicurezza (in modo da evitare la diffusione di polveri durante lo spostamento) e dell’ambiente.

Quando si deve provvedere alla bonifica

Non c’è un vero e proprio obbligo di rimozione per chi ha superfici d’amianto presso il suo domicilio, ma si tratta di un procedimento molto consigliato visto che l’Eternit rappresenta un costante pericolo per sé e per la propria famiglia, in particolar modo quando tali superfici sono danneggiate o usurate. Inoltre, la legge obbliga chi è proprietario di un immobile con amianto a occuparsi della sua manutenzione per evitare la diffusione di polveri nocive; qualora il materiale sia in uno stato friabile e non compatto, è necessario comunicarlo all’ASL e procedere al corretto smaltimento.

Anche se teoricamente è possibile ricorrere allo smaltimento fai da te quando i quantitativi sono inferiori a 900 kg, è sempre meglio affidarsi ai professionisti, visto che si tratta di una pratica molto rischiosa per la propria salute.

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