Le norme sulla sicurezza sul lavoro evolvono spesso per garantire la massima tutela di lavoratori e imprese. Purtroppo gli infortuni nei luoghi di lavoro sono spesso riportati dai telegiornali e si tratta di dati davvero preoccupanti.
E’ per questo che bisogna ragionare in continuazione sui modi per offrire salute e sicurezza ai lavoratori. Il decreto legge fiscale ha aggiornato, a fine 2021, le normative sul tema del contenimenti di morti, infortuni e malattie sul lavoro. In particolare, il Governo è intervenuto nel miglioramento del Testo Unico sulla sicurezza, imponendo nuove regole circa la formazione e le attività di vigilanza dell’ispettorato.
Sono 14 gli articoli del Decreto Legislativo che hanno subito delle modifiche, una piccola riforma che, si spera, dia ottimi risultati.
L’attenzione si sofferma sul bisogno di maggiore formazione al fine di prevenire danni e malattie professionali e un sistema più severo di sospensione delle attività.
Sono state previste infatti normative più stringenti circa la formazione dei datori di lavoro e l’aggiornamento, ma anche pene severe per chi assume lavoratori in nero senza pensare alla loro sicurezza.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha ottenuto le stesse competenze di vigilanza e ispezione finora delegate alle Aziende Sanitarie Locali.
Le modifiche si sono rese necessarie da un lato per il numero costante di incidenti sul lavoro.
Ora più che mai mantenere dei corretti comportamenti in materia di sicurezza è importante per la tutela dei dipendenti ma anche delle persone che non lavorano in azienda.
Anche i datori di lavoro dovranno ricevere la formazione necessaria per conoscere tutte le disposizioni circa la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
La figura del preposto
Anche i preposti dovranno seguire corsi di formazione adeguati sulla sicurezza sul lavoro e ripeterli con cadenza almeno biennale, come specificato nel nuovo Decreto Legislativo.
Se prima, il preposto non era altro che un lavoratore che sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, ora si tratta di una figura fondamentale per il controllo e la gestione delle condizioni di sicurezza dei lavoratori.
Nel caso in cui il preposto noti comportamenti e misure non conformi agli articoli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, è obbligato a intervenire in autonomia per modificare il comportamento non conforme.